Ogni anno, i rivenditori di tutta Europa perdono in merce rubata circa 49 miliardi di euro, pari al 2,05% del fatturato annuale. In Italia, il dato arriva a 4,8 miliardi l’anno.
A dirlo è il report “Ratail security in Europe. Going beyond Shrinkage”, condotto da Crime&tech, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Transcrime, con il supporto di Checkpoint Systems, leader mondiale nella fornitura di soluzioni from source to shopper nel settore retail.
Il report è stato realizzato attraverso un sondaggio di circa 23 mila esercizi commerciali attivi in 11 Paesi europei (Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Russia, Spagna, Svezia e Regno Unito). Sono stati analizzati:
- i dati di 500punti vendita;
- le statistiche degli uffici giudiziari nazionali;
- le interviste con oltre 50security manager;
- 600 notizie di reati (furti e rapine) registrati nel commercio a livello europeo nel periodo 2015-2017.
Il risultato delle differenze inventariali ha dimostrato come i rivenditori perdano 49 miliardi di euro l’anno. Una perdita enorme!
I PRODOTTI PIÙ RUBATI
In cima troviamo il comparto alimentare con il 2,0%, (che diventa 2,4% in Italia): tra i prodotti più rubati entrano in top five: bevande alcoliche (liquori, vini, champagne), formaggi, carne, dolci e pesce in scatola. Tra i settori più colpiti, invece, supermercati e grosse catene.
Al secondo posto in classifica c’è l’abbigliamento, con l’1,4%. Tra i settori che registrano tassi più bassi, invece, c’è l’elettronica (0,4%); bellezza e cosmesi (0,5%) e articoli sportivi (0,7%). Oltre ai furti interni ed esterni, questi valori tengono conto anche di eventuali errori amministrativi, scarti e merci danneggiate.
Il report del Crime&Tech, inoltre, dimostra che il 75% dei rivenditori esegue controlli d’inventario regolarmente (fino a 2 volte all’anno), e il 72% utilizza codici a barre per tracciare le merci (solo il 7,5% registra gli inventari a mano).
Tra le misure di sicurezza più adottate, compaiono sistemi di videosorveglianza (circa l’80%), tecnologie EAS e sistemi di allarme gestiti da terzi (70%). Oltre il 25% dei retailer interpellati combina sistemi EAS e videosorveglianza per attivare una protezione più efficace.
I tre Paesi europei più colpiti dalle perdite sono Regno Unito (8,8 miliardi di euro), Francia (7,2 miliardi di euro) e Germania (3,7 miliardi di euro).
Quali sono, invece, nel dettaglio i dati italiani?
La realtà dei furti in Italia
L’industria del taccheggio frutta, nel nostro paese, 4,8 miliardi di euro all’anno (intorno agli 80 euro annuali pro capite).
Come in altri paesi europei, il settore alimentare registra il tasso di perdita più alto (+2,4% nel 2017, con un aumento dello 0,1% rispetto al 2015), cui segue l’abbigliamento (1,4%).
I valori dimostrano che i punti vendita più colpiti sono dislocati nelle zone di Milano (prima città per furti nei supermercati), Genova, Imperia, Bologna e Napoli.
Il taccheggio sembra essere il metodo preferito dei malviventi, soprattutto in circostanza di nuove collezioni o festività particolari. Il fenomeno, tra l’altro, risulta essere in costante aumento.
A seguire, troviamo i furti nei negozi (inclusi quelli commessi dai dipendenti), e furti con scasso e rapine.
I ladri, ovviamente, hanno delle tecniche e dei metodi collaudati, che preferiscono utilizzare durante i colpi. Il report li svela tutti:
- “grab and run” (ruba e scappa);
- la rottura di etichette/placche antitaccheggio;
- l’uso di borse schermate che impediscono ai prodotti dotati di etichetta antitaccheggio di essere rilevati dalle tecnologie EAS meno recenti.
I ladri più all’avanguardia, inoltre, utilizzano dispositivi in grado di disattivare il sistema di allarme, come i jammer, che inibiscono il funzionamento degli allarmi.
I rivenditori al dettaglio, in Italia, spendono mediamente lo 0,5% del proprio fatturato in misure di sicurezza, che risultano insufficienti in caso di furto: allarmi in grado di avvisare, sistemi in grado di “sorvegliare”, nessun antifurto in grado di fermare fisicamente il colpo.
Come difendersi da furti nei negozi?
Una soluzione per sventare il furto e fermare il ladro esiste: è il nebbiogeno UFO.
Si tratta di un dispositivo in grado di impedire ai malviventi di vedere ed agire, grazie all’utilizzo di una fittissima nebbia atossica. In soli 5 secondi, un intero locale viene saturato di nebbia e la visibilità si riduce a zero.
La tecnologia di UFO permette al dispositivo di non essere collegato a nessun sistema d’allarme, basterà collegare UFO alla corrente e sarà in grado di difendere il locale in cui si trova.
La soluzione contro furti e rapine esiste, devi solo scegliere di proteggere adeguatamente la tua attività.
Vuoi saperne di più sull’antifurto nebbiogeno di UFO